Mese: Dicembre 2021

Con il passare degli anni, gli italiani sono sempre più propensi a fare acquisti online, di ogni possibile genere, persino di beni alimentari. Ma cosa pesa di più sulle scelte che gli italiani fanno sul web? A quanto pare sono soprattutto le recensioni lasciate da chi ha già fatto quella stessa scelta ad influire sugli acquisti. Ma a pensarla in questo modo sono solo gli italiani? Assolutamente no, si tratta di un comportamento che è stato notato in ogni paese del mondo. Tutti, ma proprio tutti i consumatori insomma desiderano sapere cosa ne pensano gli altri di prodotti ed ecommerce.

 

Come le recensioni dei prodotti influiscono sugli acquisti degli italiani online

Opinioni e recensioni dei clienti hanno un peso importante per gli italiani. Quando un italiano si trova a fare un acquisto online, legge ovviamente la descrizione del prodotto e l’eventuale lista di caratteristiche. Controlla le fotografie e, nel caso in cui siano disponibili, visiona con attenzione anche i video o altri file che permettano di collezionare informazioni, quante più informazioni possibile. Tutto questo però non basta agli italiani intenti a fare shopping online. Prima di concludere l’acquisto vogliono infatti essere sicuri che quel prodotto sia davvero di alto livello e che sia in linea con le loro esigenze.

Ecco perché leggono e spulciano con attenzione ogni opinioni e recensione presente. Non leggono tutte le recensioni, sarebbe impossibile nel caso in cui siano presenti in ingente quantità. Le scorrono però per capire se vi siano anche delle recensioni negative e quindi dei difetti del prodotto da mettere in evidenza. Ne leggono comunque almeno 5-10, in modo da farsi un’idea della qualità del prodotto. Le recensioni che sono lette con maggiore frequenza sono quelle corredate anche da immagini ovviamente, perché risultano veritiere, segno di un acquisto verificato e di persone che hanno davvero avuto modo di provare quel prodotto in prima persona.E nel caso in cui non siano presenti recensioni? Statisticamente gli italiani non acquistano prodotti che sono privi di recensioni sul web. Preferiscono andare alla ricerca di prodotti che sono già stati testati da altri consumatori. Ecco perché oggi come oggi si affermano che le recensioni sono per i venditori un vero e proprio strumento di marketing.

 

Non solo recensioni prodotti, ma anche recensioni dell’ecommerce

Gli italiani prestano una grande attenzione anche alle recensioni che gli utenti web lasciano sugli shop online in generale. Queste recensioni non sono sempre disponibili sull’ecommerce. Basta una breve ricerca online però per trovare le recensioni di cui si ha bisogno. Alcuni utenti le lasciano infatti sulla pagina Google di uno shop, sui social network, sui siti specializzati proprio in recensioni o sui siti di comparazione. Se ne trovano a decine e decine.

Se un ecommerce è considerato affidabile e ha buone recensioni, c’è una maggiore probabilità che venga scelto per gli acquisti. Se invece un e-commerce ha ottenuto note negative, ecco che è possibile che il consumatore vada alla ricerca di un altro shop online.

 

Altri elementi che influiscono sulla scelta

Le recensioni di prodotti e shop permette ai consumatori italiani di scegliere in modo oculato, ma ci sono altri elementi che influiscono sulla scelta? Certo che sì. I consumatori italiani amano fare shopping solo su ecommerce molto curati dal punto di vista estetico, che si caricano in modo veloce, che hanno grafiche semplici e poco rumorose. Amano poter disporre di un servizio assistenza online, meglio se direttamente via chat in modo da avere un operatore sempre a completa disposizione. Prediligono gli shop che consentono di avere la spedizione gratuita e controllano sempre che vi siano molte diverse modalità di pagamento. Se sono disponibili anche diverse modalità di spedizione, tanto meglio ovviamente. Risulta ovvio insomma che gli italiani siano sempre più esigenti. Chi ha uno shop online dovrebbe considerarlo, così da poter catturare la loro attenzione senza difficoltà.

Read Full Article

Tutti coloro che vivono in condominio sanno bene di avere un tipo di libertà limitata per quanto riguarda gli spazi comuni, non è vero? In queste zone infatti non si può procedere con decisioni prese in autonomia, ma è sempre opportuno consultare gli altri codomini. E in che modo? Ovviamente attraverso la convocazione di un’assemblea condominiale, per riuscire così a raggiungere la maggioranza e ottenere il permesso per procedere. Questo tipo di percorso deve essere seguito anche nel caso in cui si voglia installare un ascensore in un condominio, al fine di abbattere ogni tipo di barriera architettonica. Ma che cosa dice la normativa vigente in merito a questo argomento? E come avviene la divisione delle spese? Lo scopriremo insieme di seguito.

 

Che cosa prevede la normativa sull’ascensore condominiale

Bisogna aprire questo capitolo con la giusta attenzione e cautela, poiché prevedere un ascensore per disabili dentro a un condominio è una questione articolata. Prima di tutto va detto che non vi è una vera normativa specifica, ma bisognerà affidarsi a quanto è riportato nel Codice Civile.

Iniziamo dicendo che vi è l’obbligo di installare questo strumento nei palazzi di nuova costruzione che vantano più di 3 piani. Questo perché, come riportato nell’art. 1117 del Codice Civile, l’ascensore è parte di quei beni a uso esclusivo dei condomini. Ciò vuol dire che se durante il consiglio venisse approvata la delibera si potrebbe procedere regolarmente. I condomini di minoranza si troverebbero costretti a rispettare la scelta e partecipare alla ripartizione delle spese. Vediamo come!

 

Come si dividono i costi?

La cifra viene calcolata in rapporto ai millesimi dell’appartamento, come stabilito dall’articolo 1123 del Codice Civile. Chi non vuole pagare può chiedere di essere escluso se la cifra è troppo alta, oppure se dimostrano di non aver alcun tipo di beneficio da questo lavoro. A questo punto si potrebbe cercare di trovare un accordo evitando di far pagare le spese di installazione e manutenzione a chi non vuole sfruttare l’ascensore.

 

E se qualche condomino si oppone?

Come detto potrebbero anche esserci dei condomini non concordi con questa installazione, ma la situazione cambia completamente se la funzione dell’ascensore è di eliminare le barriere architettoniche. Ciò vuol dire che si fa riferimento alla tutela dei diritti dei disabili, come previsto dalla legge n. 13/1989, dal Decreto Ministeriale n. 236/1989 e dalla Corte di Cassazione. Per procedere è sufficiente avere una maggioranza di 1/3 dei condomini senza dover per forza raggiungere i 2/3 come avviene per molte altre operazioni di ristrutturazione.

 

Quando non si può procedere?

Ci sono però dei motivi precisi che impediscono di procedere con l’autorizzazione per l’installazione di un ascensore in condominio. Vuoi sapere quali sono? Sempre secondo il Codice Civile non si potrà proseguire nel caso in cui l’ascensore:

  • Comprometta o alteri il decoro di un edificio a livello architettonico;
  • Renda impossibile utilizzare spazi di uso comune;
  • Metta a rischio la stabilità dell’edificio o la sua sicurezza.

Ricordiamo che se un convivente o membro della tua famiglia è una persona anziana di più di 65 anni, oppure disabile si può chiedere l’assemblea e sfruttare la richiesta di superamento delle barriere architettoniche. Se la possibilità venisse negata, la famiglia che richiedere l’ascensore potrà installare l’ascensore nel condominio a sue spese, dimostrandone la necessità per il proprio caro.

Read Full Article