Il mondo delle stampanti e delle cartucce ha subito un forte retro-front con la rivoluzione digitale anche se, ancora oggi, non possiamo certamente fare a meno della carta stampata. Ecco perché si sono fatte strada sul mercato a alcune alternative più economiche e sostenibili che hanno rivoluzionato il mondo della stampa.
Ci riferiamo ai rivenditori di cartucce compatibili e rigenerate, l’alternativa economica e sostenibile che permette di tagliare le spese e ridurre l’impatto dei rifiuti prodotti da uffici, aziende e contesti privati.
In questa guida ti spieghiamo tutto quello che c’è da sapere sull’argomento delineando per filo e per segno le sostanziali differenze tra le cartucce originali, quelle compatibili e quelle rigenerate. Se ti interessa trovare cartucce garantite a prezzi convenienti, questa guida ti chiarirà tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Le cartucce compatibili
Cominciamo dalle cartucce compatibili, ovvero quelle che traggono il loro valore dall’interessantissimo rapporto qualità/prezzo. Una cartuccia compatibile è in tutto e per tutto simile a quella originale perché la sola differenza consiste nel marchio che, per l’appunto, non è lo stesso della tua stampante. Ci riferiamo a cartucce assolutamente nuove che vengono messe in commercio da aziende diverse da quelle che producono la stampante. Ovviamente costano molto meno e, per questo, risultano essere estremamente convenienti a parità di prestazioni. Una cartuccia compatibile non crea problemi con la stampante, né tantomeno pregiudica le sue funzionalità.
Le cartucce rigenerate
A seguire ci sono le cartucce rigenerate o ricostruite. Queste non sono nuove ma usate perché sono il risultato di un ricondizionamento eseguito a regola d’arte da professionisti specializzati. In pratica prima di essere rimesse sul mercato le cartucce rigenerate vengono ricaricate di inchiostro attraverso la sostituzione delle componenti usurate.
Il costo è ancora più conveniente perché è minore delle cartucce originali e abbatte l’inquinamento dovuto al consumo di cartucce che, per l’appunto, vengono riutilizzate anziché finire nell’indifferenziato. Per di più la rigenerazione di cartucce comporta una riduzione pari a circa il 60% in meno di emissioni di CO2 ed un risparmio del 30% di energia. Chiaramente dopo un certo numero di rigenerazioni le cartucce perderanno la loro efficacia e finiranno nella spazzatura. Tuttavia questa opzione è sicuramente preferibile da un punto di vista ambientale se hai davvero a cuore l’ambiente.
Gli eventuali errori al primo utilizzo di una cartuccia alternativa
Un’ultima precisazione riguarda la possibilità che, alla prima installazione di una cartuccia compatibile o rigenerata la stampante possa segnalare un errore. In questo caso non c’è nulla da temere perché in poche semplici mosse la tua stampante tornerà a funzionare normalmente. Vediamo come procedere in base ai più comuni marchi di stampanti.
Se hai una Epson devi pulire la sezione in rame del microchip con una gomma da cancellare, facendo attenzione a rimuovere gli eventuali resti. Poi prendi la cartuccia, spegni la stampante e stacchi il cavo. Attendi un minuto e riponi la cartuccia, togliendo tutte le altre presenti. Adesso la stampante tornerà a funzionare.
Se hai una stampante HP dovrai scollegare il cavo e ripetere l’inserimento. Lo stesso vale per le stampanti Canon che, tuttavia, richiedono un passaggio in più dal PC, dove dovrai annullare il controllo elettronico dell’inchiostro perché potrebbe risultare esaurito. Se hai altri modelli ti basterà contattare il rivenditore, specificare che tipo di stampante possiedi e farti guidare nell’installazione.
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