Categoria: Casa

Le zanzariere plissettate rappresentano una moderna ed innovativa protezione degli ambienti domestici dagli insetti. Si tratta infatti di un’efficace barriera per impedire che specie d’estate questi minuscoli esseri infestino e prolifichino in casa, creando problemi sia a livello di comfort personale che di igiene. Da ciò si evince che la pulizia periodica è un fattore determinante e che in molti casi si rivela preziosa soprattutto quando la suddetta zanzariera non scorre come dovrebbe negli appositi binari. In riferimento a quanto sin qui premesso, vediamo come pulire le zanzariere plissettate e quali sono i validi motivi per eseguire tale lavoro.

Gli schermi a protezione degli insetti richiedono generalmente una manutenzione ridotta, anche se la pulizia delle zanzariere plissettate è necessaria in quanto queste strutture non sono progettate per il vento eccessivo, e soprattutto devono scorrere agevolmente nei propri binari come in genere si usa fare per una veranda. Pulirle (ecco come fare https://www.shark-net.com/come-pulire-la-zanzariera-plissettata/) è altresì importante poiché le zanzariere plissettate sono state progettate per scorrere in apposite calettature, con queste ultime che per garantire il miglior risultato, devono essere prive di detriti o spessori causati da sporco eccessivo.

Cura e pulizia delle zanzariere plissettate

La pulizia delle zanzariere plissettate dovrebbe avvenire almeno ogni sei mesi in un ambiente domestico medio, ogni tre se si trova nel centro della città e mensilmente se installate in un ambiente industriale o costiero. Lo scopo è di evitare l’accumulo di polvere e detriti nei binari in cui scorrono ed in particolare in quello inferiore. Questa manutenzione serve infatti proprio per far traslare agevolmente la struttura senza nessun intoppo e quindi con un minimo di sforzo fisico. Detto ciò per entrare nel dettaglio, in primis va detto che l’operazione iniziale da fare consiste nel ritrarre la zanzariera in modo da accedere al binario. In secondo luogo conviene utilizzare un aspirapolvere oppure usare una spazzola. Fatto ciò va aggiunto che anche la rete di cui la zanzariera plissettata si compone, deve essere pulita regolarmente per mantenere una visuale e un flusso d’aria liberi. Infine se la rete presenta escrementi di insetti, l’uso di una spugna leggermente imbevuta in acqua oppure di un prodotto spray sanificante a base di acido citrico serve per renderla di nuovo fresca e pulita.

Manutenzione ideale per le zanzariere plissettate in alluminio

Quando si parla di zanzariere plissettate ci si riferisce anche a quelle con finiture anodizzate. In questo caso per sapere come pulire la zanzariera plissettata, è necessario innanzitutto programmare ed eseguire una manutenzione molto semplice ma comunque regolare. In generale l’alluminio anodizzato deve essere pulito almeno ogni tre mesi e mensilmente (con acqua fredda) in zone costiere dove la salsedine è prevalente. Premesso ciò, l’operazione deve avvenire iniziando in primis con la rimozione accurata di eventuali detriti usando una spugna leggermente bagnata.

In secondo luogo si può applicare una soluzione detergente per la casa per rimuovere polvere, sale, sporco e altri depositi. Le finiture anodizzate della zanzariera plissettata che presentano depositi di grasso o sporco difficile da rimuovere, devono invece essere pulite con un panno morbido imbevuto in trementina o cherosene, dopodichè si strofina con uno straccio asciutto. Alla fine alla domanda come lavare le zanzariere plissettate con telaio in alluminio anodizzato, la risposta è breve ed esaustiva; infatti, bisogna usare soltanto abbondante acqua dolce e pulita. A margine è importante sottolineare che per la suddetta pulizia, non bisogna mai far ricorso a lana d’acciaio abrasiva, raschietti o liquidi acidi poiché potrebbero danneggiare irrimediabilmente il rivestimento anodizzato della zanzariera plissettata.

Read Full Article

Tappeto persiano non vuol dire solo “tappeto antico”. La cultura dell’annodatura dei tappeti è più viva che mai, traducendosi in magnifici esemplari che variano tantissimo per stile e materiali. Il tutto senza mai venire meno alla secolare arte e manualità necessaria per la creazione di tappeti. Lasciate che vi presentiamo i tappeti persiani moderni.

Quali sono i tappeti rientrano in questa categoria?

La prima discriminate che dobbiamo fare è temporale: i tappeti creati prima del 1930 non rientrano in questa categoria; si tratta infatti di tappeti antichi. Da questa decade in poi vengono considerati moderni o contemporanei.

Questi moderni manufatti provengono dal medio e lontano oriente (Iran, Turchia, Pakistan e Tibet) e cercano di mantenere gli stili e le tecniche antiche per la loro produzione, ma non è raro vedere tappeti creati con l’aiuto di macchinari o un misto di macchine e manualità umana. Vengono tuttavia considerati la naturale evoluzione dei tappeti persiani antichi. Non pensate però a torto che la qualità o il design ne risentano: spesso quando l’antico e il nuovo si incontrano, si creano opere nuove e straordinarie e questo è il caso dei tappeti contemporanei.

Come i loro “antenati”, anche questi tappeti vengono classificati in base al loro luogo di produzione. Abbiamo infatti gli Himalayan o tappeti Himalaiani, annodati dalle zone dell’India alle pendici delle catene dell’Himalaya e contraddistinti da uno stile di annodatura unico; utilizza infatti il nodo tibetano. Vengono realizzti con l’ausilio di piccole cannette di bamboo e cento nodi per pollice quadrato. Questo gli conferisce flessibilità, ma li rende anche più soggetti all’usura e a lievi modifiche del disegno se maneggiati senza la giusta cura. Anche i materiali con cui sono prodotti differiscono molto da quelli originali a volte; non è raro trovare esemplari che usano lana Kork, vello di Yak o seta, anche mischiandoli tra loro.

Spostandoci più a sud troviamo i Bhadohi, tappeti caratterizzati da disegni in stile Damasco. Uniscono una straordinaria eleganza e bellezza dei tessuti, spesso un misto di lana e seta, garantendo una morbidezza unica. Vengono annodati usando il classico nodo persiano, il nodo Ghidores, e presentano anche questi una media di cento nodi per pollice quadrato.

Tappeti patchwork, la prova che i tappeti persiani sono un investimento duraturo

La terza categoria è un caso a parte. Si tratta infatti di tappeti reloaded, ovvero tappeti rigenerati, decolorati e ritinti. Non sono riconducibili a una provenienza geografica specifica e necessitano di una lavorazione per riacquistare nuova vita: il vello viene rasato, a volte fino a scoprire la trama, successivamente ricolorato per dargli una colorazione più luminosa.

Talvolta però succede che un tappeto antico possa essere troppo rovinato per essere salvato nella sua interezza e il proprietario può decidere di tagliare i pezzi migliori e unendoli ad altri frammenti di tappeto creare un tappeto patchwork, una tipologia di tappeto non fuori dal comune quando di parla di tappeti persiani moderni.

Questa tecnica, a differenza di quello che si potrebbe pensare, è molto antica. I primi reperti dei tappeti patchwork infatti sono datati 500 anni fa e provengono dalla Turchia, i più famosi realizzati in questa zona provengono dall'Anatolia e sono Kilim, cioè senza vello. Possono essere monocromatici o policromatici.

Spesso sono tappeti molto allegri ma racchiudono in sè una certa eleganza e tradizione, diventando ideali per arredare il soggiorno di una casa moderna o le stanze dei bambini.

Read Full Article

Tante situazioni richiedono l’impiego di un fabbro professionale che sia anche disponibile a intervenire tempestivamente in caso di guasto perché il fabbro è uno degli artigiani più importanti quando si presentano situazioni di emergenza ed è fondamentale poter contare su uno particolarmente esperto e di fiducia.

Ecco quattro casi, per i quali richiedere l’intervento di un fabbro Milano:

  • Sei rimasto chiuso dentro o fuori casa

Un classico tra tutte le distrazioni che possono accadere a chiunque. Una distrazione, ma anche una serratura mal funzionante e hai bisogno di chiamare subito il fabbro Milano che ti risolva il problema rapidamente.

  • Hai lasciato le chiavi da qualche parte e non le trovi più

Un bel problema, poiché potrebbero essere trovate da malintenzionati e allora non puoi più considerarti sicuro in casa tua e devi prendere in considerazione il cambio totale delle serrature.

In questo caso, è consigliabile affidare il lavoro al fabbro Milano che risolva rapidamente il problema.

  • Non ricordi il codice della tua serratura elettronica

Da un po’ di tempo, le serrature elettroniche sono entrate nel mercato e la loro praticità è quella di poter essere gestite senza chiave o maniglia, attraverso sistemi moderni, quali accesso con analisi biometrica, tastiera, transponder o con codice digitale personale. Ecco perché è fondamentale rivolgersi al fabbro Milano, esperto di questi sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati.

  • Difettosità

Qualsiasi sistema di sicurezza può danneggiarsi o bloccarsi in qualsiasi momento ma succede che possa essere anche difettoso. In tal caso, ci si potrebbe trovare in una situazione di grande emergenza che necessita di un servizio di pronto intervento. Il fabbro Milano è in grado di intervenire in modo tempestivo e, grazie alla propria professionalità, esperienza e conoscenza del mestiere, garantirti il miglior servizio in termini di rapidità e precisione.

Il tuo fabbro Milano

Si avvale di personale esperto e qualificato che segue puntualmente corsi di aggiornamento per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità del settore. La ditta mette a disposizione i migliori professionisti del settore, disponibili H24 per rispondere in maniera concreta a qualsiasi imprevisto in ogni momento dell'anno.

Presente nel territorio da diversi anni, la ditta offre interventi rapidi e risolutivi in tutto l'hinterland milanese. Non appena contatterai l'azienda, un professionista si presenterà presso la tua abitazione per risolvere il problema. I tecnici riusciranno a sbloccare la serratura in brevissimo tempo senza dover mai attendere troppo a lungo.

Ogni professionista utilizza la migliore strumentazione per garantire interventi professionali e di qualità. Oltre a disporre di strumenti e tecniche d'avanguardia, un altro punto a favore della ditta è l'ottimo compromesso qualità-prezzo che rende il servizio fabbro Milano altamente professionale rispetto alla concorrenza. Inoltre, i preventivi sono sempre chiari e trasparenti, in modo che ogni cliente conosca fin da principio il costo dell'intervento.

Read Full Article

Tutti coloro che vivono in condominio sanno bene di avere un tipo di libertà limitata per quanto riguarda gli spazi comuni, non è vero? In queste zone infatti non si può procedere con decisioni prese in autonomia, ma è sempre opportuno consultare gli altri codomini. E in che modo? Ovviamente attraverso la convocazione di un’assemblea condominiale, per riuscire così a raggiungere la maggioranza e ottenere il permesso per procedere. Questo tipo di percorso deve essere seguito anche nel caso in cui si voglia installare un ascensore in un condominio, al fine di abbattere ogni tipo di barriera architettonica. Ma che cosa dice la normativa vigente in merito a questo argomento? E come avviene la divisione delle spese? Lo scopriremo insieme di seguito.

 

Che cosa prevede la normativa sull’ascensore condominiale

Bisogna aprire questo capitolo con la giusta attenzione e cautela, poiché prevedere un ascensore per disabili dentro a un condominio è una questione articolata. Prima di tutto va detto che non vi è una vera normativa specifica, ma bisognerà affidarsi a quanto è riportato nel Codice Civile.

Iniziamo dicendo che vi è l’obbligo di installare questo strumento nei palazzi di nuova costruzione che vantano più di 3 piani. Questo perché, come riportato nell’art. 1117 del Codice Civile, l’ascensore è parte di quei beni a uso esclusivo dei condomini. Ciò vuol dire che se durante il consiglio venisse approvata la delibera si potrebbe procedere regolarmente. I condomini di minoranza si troverebbero costretti a rispettare la scelta e partecipare alla ripartizione delle spese. Vediamo come!

 

Come si dividono i costi?

La cifra viene calcolata in rapporto ai millesimi dell’appartamento, come stabilito dall’articolo 1123 del Codice Civile. Chi non vuole pagare può chiedere di essere escluso se la cifra è troppo alta, oppure se dimostrano di non aver alcun tipo di beneficio da questo lavoro. A questo punto si potrebbe cercare di trovare un accordo evitando di far pagare le spese di installazione e manutenzione a chi non vuole sfruttare l’ascensore.

 

E se qualche condomino si oppone?

Come detto potrebbero anche esserci dei condomini non concordi con questa installazione, ma la situazione cambia completamente se la funzione dell’ascensore è di eliminare le barriere architettoniche. Ciò vuol dire che si fa riferimento alla tutela dei diritti dei disabili, come previsto dalla legge n. 13/1989, dal Decreto Ministeriale n. 236/1989 e dalla Corte di Cassazione. Per procedere è sufficiente avere una maggioranza di 1/3 dei condomini senza dover per forza raggiungere i 2/3 come avviene per molte altre operazioni di ristrutturazione.

 

Quando non si può procedere?

Ci sono però dei motivi precisi che impediscono di procedere con l’autorizzazione per l’installazione di un ascensore in condominio. Vuoi sapere quali sono? Sempre secondo il Codice Civile non si potrà proseguire nel caso in cui l’ascensore:

  • Comprometta o alteri il decoro di un edificio a livello architettonico;
  • Renda impossibile utilizzare spazi di uso comune;
  • Metta a rischio la stabilità dell’edificio o la sua sicurezza.

Ricordiamo che se un convivente o membro della tua famiglia è una persona anziana di più di 65 anni, oppure disabile si può chiedere l’assemblea e sfruttare la richiesta di superamento delle barriere architettoniche. Se la possibilità venisse negata, la famiglia che richiedere l’ascensore potrà installare l’ascensore nel condominio a sue spese, dimostrandone la necessità per il proprio caro.

Read Full Article

La caldaia è uno strumento indispensabile e ad oggi sono tantissime le aziende che propongono modelli all'avanguardia. La migliore sotto diversi punti di vista è quella a condensazione e navigando in rete puoi trovare realtà come www.vaillantroma.it e molte altre che propongono questa tipologia di caldaia che, se parliamo dell'aspetto ecologico, è assolutamente da prediligere. La caldaia a condensazione costituisce un'ottima alternativa a quelle classiche a gas ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche principali e perché dovremmo sceglierla.

Cosa è la caldaia a condensazione e quali benefici comporta

Può essere considerata l'evoluzione della tradizionale caldaia, introdotta sul mercato alla fine degli anni Ottanta, ad oggi questa tipologia di caldaia è decisamente all'avanguardia e costituisce una delle idee green più interessanti. Il funzionamento è molto semplice, infatti questo generatore di calore raccoglie gas e aria per creare la combustione in una camera stagna, in seguito un elettroventilatore preleva l'aria esterna e espelle i prodotti di scarto della combustione verso il condotto che provvederà a disperderli. La condensazione generata da questo processo viene recuperata per produrre energia termica e proprio per questo motivo questo tipo di caldaia offre un buonissimo rendimento termico.

Il recupero dell'energia termica generata dalla combustione, definita calore laterale, è la caratteristica che differenzia questa dalla classica caldaia dove la condensazione viene evitata perché risulterebbe corrosiva, ma in questo modo viene utilizzato più combustibile e in generale ci saranno maggiori costi, al contrario prediligendo queste caldaie ci sarà un risparmio sulle spese del riscaldamento della propria abitazione. Considera inoltre che scegliendo questa opzione sarai esonerato da alcuni obblighi riguardanti le canne fumarie, infatti la normativa vigente permette di espellere i fumi di scarico in facciata attraverso condotti verticali o orizzontali.

L'aspetto green

In un quadro generale attuale, dove il risparmio energetico è fondamentale per salvaguardare l'ambiente, l'utilizzo della caldaia a condensazione gioca un ruolo molto importante perché questi macchinari sono progettati per garantire rendimenti elevati lavorando allo stesso tempo nel rispetto dell'ambiente dal momento che c'è un considerevole abbassamento di fumi emessi. In vista del periodo invernale consigliamo vivamente la sostituzione della vecchia caldaia con questa tipologia decisamente più efficiente anche perché, come abbiamo detto ormai le aziende fra cui scegliere solo tantissime e propongono prezzi vantaggiosi per quanto riguarda l'acquisto, l'installazione, la manutenzione.

Affidandoti a leader nel settore potrai usufruire dell'assistenza pre e post vendita per guidarti nella giusta scelta, infatti ci sono in commercio caldaie a condensazione di diversi modelli, in ogni caso avrai la certezza di fare un gesto importante per l'ambiente ma potrai usufruire anche di vantaggi in termini economici. Otre al risparmio citato in precedenza per quanto riguarda il funzionamento generale dell'impianto, l'installazione di una caldaia a condensazione rientra negli interventi atti a riqualificare la propria abitazione dal punto di vista energetico. A tal proposito ci sono diverse detrazioni fiscali previste per legge: il 50% sulle spese di sostituzione di una caldaia vecchia con quella a condensazione, il 65% sulle spese di installazione se l'apparecchio viene abbinato a un termoregolatore di ultima generazione, il 65% per l'installazione di impianti considerati ibridi dal momento che uniscono il sistema a condensazione con quello a pompa di calore.

Considerazioni finali

Come avrai appreso da questo articolo, passare a una caldaia a condensazione rappresenta un vero e proprio investimento, incentivato dallo Stato per l'alto valore ecologico che rappresenta. Allo stesso modo è innegabile come l'impianto risulti nel complesso più prestante sotto il punto di vista della produzione di calore poiché viene sfruttata anche energia che normalmente nelle caldaie tradizionali viene sprecata. Le moderne caldaie di questa categoria soddisfano altissimi standard qualitativi e a fronte di un ottimo rapporto qualità/prezzo potrai riqualificare la tua abitazione. Sempre riguardo l'aspetto ecologico ti consigliamo di prediligere aziende che operano in questa ottica anche per quanto riguarda i servizi di manutenzione.

Read Full Article

Le case antisismiche non sono case normali, rispettano determinati principi e caratteristiche che nell’edilizia comune non incontriamo. Scopriamo di più in questo articolo.

Se sei capitato in questo articolo è perché sei sicuramente alla ricerca di maggiori informazioni riguardanti le case antisismiche. Le case antisismiche sono case realizzate secondo specifiche direttive ed utilizzando determinati materiali che mantengono alte le prestazioni in caso di sisma. Sono case molto più sicure e che riducono al minimo i danni strutturali in caso di terremoto e tutelano la persona, o le persone, al suo interno. Sono case realizzate e studiate appositamente per resistere anche ad una forte scossa di terremoto senza perciò imbattere in danni maestosi che la renderebbero invivibile. In Italia sono numerosi i luoghi dove imbattersi in un terremoto è frequente ecco perché sempre più persone si vogliono assicurare di vivere in una casa antisismica e sicura.

Quali sono le caratteristiche di una casa antisismica?

Per sapere se la nostra casa è antisismica l’unica soluzione è recarsi al comune di appartenenza e richiedere di visionare il progetto dell’abitazione, dal progetto si potrà evincere se la casa è antisismica o no. Le caratteristiche principali di una casa antisismica sono:

  • Capacità di resistere a forti terremoti che si possono verificare sul territorio.
  •  Mantiene l’abitabilità e l’agibilità anche dopo una scossa di terremoto, mantenendo quasi del tutto invariata la sua struttura, ovviamente poi dipende da quanto è forte la scossa di terremoto.
  • Sarà in grado di resistere a più scosse continue.
  • Non subirà danni importanti.
  • Deve mantenere la sua forza e le sue caratteristiche nel tempo.

Come si realizza una casa antisismica?

Per realizzare una casa antisismica è necessario considerare vari fattori:

  • Bisogna rivolgersi ad una ditta edile competente nel settore che possa realizzare l’abitazione da zero o apportare le modifiche necessarie a renderla a prova di terremoto.
  • La scelta dei materiali di utilizzo è fondamentale, perché ci sono dei materiali molto più resistenti a cui potersi affidare per realizzare le strutture antisismiche della casa.
  • Un ottimo sistema di costruzione che prevede non solo l’utilizzo dei giusti materiali ma anche la realizzazione di un progetto ottimale.

Perché scegliere questo tipo di abitazione?

Abbiamo visto negli ultimi anni come i terremoti, anche in Italia, siano stati molto devastanti. È bene perciò che chiunque viva in una zona ad alto rischio o anche in prossimità di queste zone si tuteli creando un’abitazione sicura.

Read Full Article

Uno strumento che si sta diffondendo sempre di più nelle cucine, tra gli elettrodomestici disponibili, è l'impastatrice, grazie anche al fatto che i prezzi stanno diventando sempre più accessibili. Ma in cosa consiste precisamente questo strumento? Come sceglierla in maniera corretta? Di seguito cercheremo di fornire una risposta a questi interrogativi, indicando anche quale sito scegliere per acquistare la miglior impastatrice.

In cosa consiste un'impastatrice

Molto spesso, quando si parla di questo tipo di elettrodomestico, si effettua un po' di confusione con altri strumenti come il robot da cucina o la planetaria. In realtà esistono delle differenze sostanziali tra i vari tipi di elettrodomestici.

L'impastatrice, infatti, a differenza del robot da cucina che può effettuare diverse operazioni come tagliare, frullare, omogeneizzare o impastare, può eseguire una sola funzione cioè impasta soltanto. Ovviamente i modelli più moderni sono dotati di accessori che permettono di svolgere anche altre funzioni ma il suo principale punto di forza risiede proprio nella capacità di fornire degli impasti, dolci o salati, praticamente perfetti. Se la necessità dell'utilizzatore è proprio questa, allora è meglio orientare la scelta verso un modello di impastatrice affidabile e funzionale.

Come scegliere in modo corretto l'impastatrice

Scegliere correttamente l'impastatrice non è un'operazione semplice in quanto devono essere presi in considerazione diversi elementi. Per essere certi di valutare le diverse alternative a disposizione è consigliabile fare una ricerca sul web e scegliere un sito miglior impastatrice che potrà aiutare nella scelta.

In ogni caso, ci sono alcuni elementi che devono essere presi in considerazione sempre per acquistare un prodotto funzionale e rispondente alle proprie necessità. Uno dei primi aspetti che deve essere valutato con attenzione è dato dalla disponibilità di accessori, sia di quelli che sono già presenti nella confezione, sia di quelli che invece possono essere acquistati in maniera separata successivamente. Questi infatti permetteranno di rendere l'impastatrice più versatile e completa per diverse esigenze.

Altro elemento molto importante è quello relativo al movimento che l'impastatrice effettua durante la lavorazione. Alcuni modelli infatti eseguono un solo tipo di movimento di carattere rotatorio, mentre altri invece riescono a garantire un ulteriore movimento intorno al corpo centrale e non solo intorno alle pareti, in modo da riuscire a mescolare in modo uniforme, lungo tutte le pareti della ciotola. In questi casi, parliamo più propriamente di impastatrice planetaria, proprio perché il nome richiama il movimento che i pianeti compiono intorno al sole.

L'impastatrice, oltre ad essere realizzata con materiali che assicurano resistenza e solidità, deve avere una buona potenza; con questo termine, non dobbiamo fare riferimento solo alla velocità con la quale si ottiene l'impasto, ma anche alla forza con la quale sono mescolati i vari ingredienti, in particolare quelli che danno vita ad impasti un po' più duri. La potenza è ovviamente espressa in Watt e per essere certi di fare una scelta corretta è opportuno orientarsi verso modelli che assicurano almeno 1000 Watt di potenza.

Molto importante è anche la capienza della ciotola. Molto spesso, infatti, quando si effettua l'acquisto ci si concentra su altri aspetti, come ad esempio il prezzo; ma la capienza è un elemento che non deve essere assolutamente trascurato in quanto, avendo una maggiore capienza dell'impastatrice, avremo la possibilità di poter inserire un quantitativo maggiore di ingredienti.

I modelli in commercio oggi spaziano da impastatrici con una capienza di 500 grammi fino a quelli che arrivano a 2 Kg. La scelta ottimale in questo caso è verso un modello di almeno 1,5 Kg che permette di mescolare in maniera ottima una buona quantità di ingredienti. Ovviamente questa scelta dipenderà anche dal numero di persone presenti all'interno del nucleo familiare.

In definitiva quindi, l'acquisto di un'impastatrice deve essere quindi valutato con molta attenzione, mettendo sul piatto della bilancia i vari elementi indicati sopra, in modo da effettuare una scelta ottimale.

Read Full Article

Come funziona un impianto fotovoltaico? A cosa serve realmente? E' veramente utile come si dice? Probabilmente il più delle volte vi ponete queste domande perché avete più volte sentito parlare di energia pulita a basso costo. Avere ad oggi un impianto fotovoltaico serve principalmente a risparmiare e al tempo stesso a produrre energia elettrica. Ma come succede questo meccanismo che a primo impatto sembra complesso?

Qual è il funzionamento di un pannello fotovoltaico?

In poche parole il meccanismo di base per far funzionare correttamente un sistema fotovoltaico è la sincronizzazione fra le radiazioni solari, il sole e i pannelli solari di cui è composto il sistema. Tali pannelli hanno la funzione di convertire le radiazioni che vengono emesse dal sole in energia elettrica. Eccezionale non credete?

Ma principalmente un sistema fotovoltaico di cosa è composto? Per far funzionare nel miglior modo il tutto serve anche l'utilizzo di un inverter. I moduli vanno a produrre corrente continua e il compito degli inverter è quello di convertirla in corrente alternata. Tra le altre cose serve anche installare un apposito contatore che ha lo scopo di misurare l'energia che viene prodotta.

Sistema fotovoltaico quali vantaggi offre?

Il primo risparmio fra tutti è quello sulla bolletta. Il tutto è notevole il che ai tempi d'oggi non è poco. Un impianto fotovoltaico permette di diminuire drasticamente i costi dell'energia a pagamento perché alla fin dei conti è il suo impianto stesso a produrla. Dunque dipenderete ben poco dai vari fornitori di energia presenti sul mercato. Gran parte dell'energia di cui avete necessità la autoprodurrete in casa con i pannelli solari del vostro sistema fotovoltaico.

Inoltre, l'impianto fotovoltaico inquina meno. Perché a questo punto non dare una mano alla salvaguardia dell'ambiente con tali sistemi? Non solo si parla di risparmio netto di energia e denaro ma anche sfruttamento ambientale inferiore e inquinamento più basso con la sua energia pulita.

Investimento ripagato in pochi anni

Non solo risparmi in bolletta. Con il passare del tempo l'energia che produrre l'impianto fotovoltaico potrebbe diventare fonte di guadagno. Come avviene questo? Dal momento che l'impianto produce energia in più e questa non viene utilizzata, la si può rivendere.

Tra l'altro, una casa che è in grado di produrre energia elettrica autonomamente è un appartamento che vale maggiormente. Dunque si aumenta il valore del proprio immobile. E' anche un investimento per il futuro per rivendere la casa ad un costo superiore considerando l'installazione dell'impianto fotovoltaico.

Sistema fotovoltaico: le detrazioni

Quanti di voi erano a conoscenza che è possibile beneficiare di detrazioni fiscali e bonus del sistema fotovoltaico per migliorare l'efficienza energetica? Ci sono tanti buoni propositi per valutare l'installazione di questi impianti e non solo per le case, ma anche: condomini, terreni agricoli e aziende agricole.

Potete acquistare ottimi impianti fotovoltaici da Globalsolar.it.

Read Full Article

La porta blindata è la migliore difesa passiva che possiamo installare nelle nostre case al fine di migliorarne la sicurezza e difenderla dai tentativi di effrazione. Attualmente sul mercato sono presenti tantissimi rivenditori, oltre che marchi e modelli. Per questo motivi quindi scegliere una porta blindata non è sempre facile. Un buon rivenditore di porte blindate grazie alla sua competenza può sicuramente aiutarci in questa impresa, ricordandoci che gli elementi da tenere in considerazione nella scelta sono numerosi. Un fattore con cui molti si troveranno a fare i conti è sicuramente il budget economico a disposizione. La domanda quindi è quanto costa una porta blindata? Ci aiuta a trovare una risposta l’azienda Gioma srl specialista nella vendita di porte blindate a Trieste.

La prima questione da tenere in considerazione è se la porta blindata sia interna ad esempio nell’ambito di un condominio, oppure esterna in una casa indipendente. Le porte blindate esterne infatti tendono a costare leggermente di più costose perché devono anche tenere in considerazione il fattore isolamento termico e la resistenza ai fattori atmosferici.

Possiamo quindi scegliere l’anta. Si possono trovare ante singole, porte blindate a doppia anta (non molto popolari in ambito residenziale), oppure ante singole con una parte fissa. In generale le porte blindate ad anta singola sono più economiche.

Poi ovviamente le misure cambiano. Possiamo trovarci di fronte ad una porta di misura standard o ad una porta fuori misura che quindi richiede una personalizzazione. Di solito le porte blindate standard hanno una larghezza compresa tra gli 80 ed i 90 centimetri ed una altezza compresa tra i 200 ed i 210 centimetri. Se avete bisogno di una porta fiori misura il suo costo potrebbe crescere dal 10 al 30% in più.

I materiali in cui è rivestita la porta, ovvero i pannelli, incidono sul prezzo sia per quanto riguarda i colori che per quanto riguarda lo stile. Una porta completamente piana e bianca magari in un materiale economico come il pvc, sarà sicuramente più economica di una porta con pannellatura lavorata ed in legno.

Ovviamente abbiamo poi la questione della classe di sicurezza. Esistono infatti 6 classi di sicurezza, ognuna delle quali garantisce un livello via via maggiore di sicurezza anti effrazione. Maggiore è il livello di sicurezza maggiore sarà il costo.

Se decidete di installare accessori e dispositivi aggiuntivi il costo della porta blindata inevitabilmente aumenterà. Tra i dispositivi più richiesti il dispositivo Defender, il dispositivo Antivirus o lo spioncino elettronico collegabile allo smartphone.

Read Full Article

Tra i lavori domestici, lavare i vetri è uno dei più importanti, ma anche – a volte – dei meno facili a dispetto di quello che possiamo pensare. Cambiare i serramenti a Roma, magari rivolgendoci a degli esperti del settore come Aep Infissi, è la strategia migliore per regalare alla nostra casa un nuovo aspetto, ma poi mantenerli puliti e sempre splendenti è altrettanto importante. Vediamo, allora, come evitare i tanto temuti aloni o le zone opache.

Lavori domestici, cosa fare prima della pulizia

La prima regola è pulire tutte le finestre e i vetri almeno una volta al mese. Meglio farlo, poi, quando la giornata è un po’ nuvolosa o comunque quando il sole non si riflette direttamente sui vetri, così da poter vedere bene cosa stiamo facendo. Spostiamo eventualmente mobili o accessori che possono ostacolare la pulizia in qualche modo e se necessario copriamo il pavimento con qualche foglio di giornale per evitare di macchiarlo.

Come pulire gli infissi

Arriviamo ora più nel dettaglio delle operazioni di pulizia, cominciando dagli infissi, su cui sicuramente si deposita la polvere e agiscono gli agenti atmosferici. Togliamo quindi la polvere dai serramenti con un panno umido e in una seconda fase procediamo al lavaggio. Attenzione però al materiale dei nostri infissi. Se, ad esempio, sono in PVC, meglio utilizzare uno sgrassatore leggero o anche un po’ di detersivo per i piatti con acqua tiepida. Se invece abbiamo degli infissi in legno, meglio optare per acqua calda e un panno strizzato molto bene e al massimo qualche goccia di sapone di Marsiglia. Infine, se sono in alluminio possiamo usare un panno in microfibra e acqua calda. Possiamo aggiungere sgrassatore o sapone di Marsiglia.

Come pulire i vetri

Arriviamo ora ai vetri. Possiamo utilizzare acqua e aceto, mettendo il tutto in un flacone spray vuoto e pulito. L’aceto è infatti uno sgrassante naturale. Possiamo eventualmente utilizzare anche del detersivo per i piatti, diluendolo in una bacinella con acqua calda e utilizzando una spugna. Prima di lavare i vetri, spolveriamoli per bene e ricordiamoci sempre di usare poco detergente e molta acqua, così da evitare spiacevoli aloni sui vetri. Una volta puliti bene, passiamo di nuovo il panno dopo averlo strizzato bene. Infine, asciughiamo alla perfezione i vetri con un panno di cotone, oppure in microfibra o anche con la pelle di daino. Infine, qualche consiglio per evitare degli errori molto comuni:

  • non puliamo i vetri quando c’è troppo sole,
  • non utilizziamo spugne ruvide o abrasive,
  • non usiamo detersivi senza diluirli in acqua,
  • non utilizziamo carta da cucina per asciugare i vetri,
  • non utilizziamo acqua fredda.
Read Full Article