Che rapporto hanno gli italiani con la pubblicità? Qual è quella che guardano di più? Secondo gli esperti, la pubblicità nativa è quella che si sta diffondendo e prendendo sempre più piede tra gli italiani. Facendo un giro veloce sulla home di nativery, è possibile farsi un'idea di quello che i siti specializzati in native ads possono fare per tutti i tipi di business. A dire il vero però, gli italiani sono ancora molto coinvolti anche dalle forme di pubblicità più tradizionale che comunque sono tanto diffusi, specie tra le grandi aziende.
Andando ad analizzare i dati dell'ultimo rapporto Censis risulta, ovvero, che gli italiani sono legati in maniera forte alla tv, ma vi è un consumo di media sempre più digitali, soprattutto tra i più giovani. Parliamo di coloro che hanno tra i 14 e i 29 anni. Questo pubblico è sempre più spinto dai contenuti del marketing che si allontanano dal tradizionale per cercare una pubblicità più costruita e su misura.
Quali pubblicità colpiscono gli italiani
Secondo i dati dell'ultimo rapporto Censis gli italiani si stanno distaccando dai mezzi del marketing tradizionale. I dati, infatti, dimostrano che il marketing tradizionale è in crisi. Piuttosto, la presenza online è quella in grado davvero di pubblicizzare un brand. Gli italiani cercano ogni giorno di più solo informazioni sui propri acquisti e lo fanno attraverso internet.
Infatti, almeno il 37% degli italiani per avere informazioni su un prodotto o su un'azienda visita il sito web e cerca i pareri di altre persone nei forum online o nelle community, in una percentuale pari al 19% circa. Il 13,4% degli italiani è spinto a cercare su siti di e-commerce – come per esempio eBay – oppure l'11,2% cerca recensioni video su YouTube. Stesso discorso anche per i portali di acquisto collettivo, come ad esempio Groupon, che sono consultati da almeno il 10,9% degli acquirenti finali di un prodotto. Inoltre, il 10,5% delle persone chiede parerei agli amici anche attraverso i social network. Gli utenti, ciò che è certo, è che nel tempo si sono abituati a fare ricerche sul web prima di fare qualunque tipo di acquisto. Per questo la rete ha registrato degli incrementi pubblicitari pari al 12,3% nel corso degli ultimi anni.
È un numero destinato a crescere che dimostra come è importante cambiare completamente il modo di comunicare, soprattutto in termini pubblicitari.
Il boom dei contenuti nativi
Nella crescita della pubblicità retail, a fare la differenza e a registrare un vero e proprio picco, è la pubblicità nativa in Europa. Parliamo di un tipo di pubblicità che ha portato una crescita almeno del 156%, se si considerano i prospetti fino al 2025. Questo perché i consumatori sono sempre più immuni dai tipi di pubblicità classica. Piuttosto cercano qualcosa che sia davvero costruito su misura, con contenuti di qualità e performanti. Inoltre, la pubblicità nativa è anche perfetta per i contesti social, per quelli mobile e per i video. La fruizione semplificata via mobile di questo tipo di pubblicità aiuta ancora di più a diffondere la native advertising, quindi a parlare ai potenziali clienti.
Perché scegliere la pubblicità digitale
Oggi giorno optare per la pubblicità digitale è un vero e proprio imperativo categorico. Ne sono certi gli esperti che hanno registrato la curva di crescita del marketing nativo – e in generale di quello digitale. Di conseguenza, gli imprenditori sono sempre più propensi ad approfittare dei costi più abbordabili della pubblicità sul web e delle sue possibilità di entrare a stretto contatto con i consumatori. Il digitale permette di creare un rapporto a “tu per tu” con il target di riferimento. Quindi, la pubblicità online rappresenta sicuramente la soluzione ideale per quelle realtà anche più piccole che vogliono investire parlando con il target di riferimento, coinvolgendolo in maniera diretta e senza rinunciare a un contenuto di qualità.
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