Giochi di ruolo: come sono nati

I giochi di ruolo sono noti in tutto il globo e consentono di recitare, inventare e immergersi in un’avventura fantastica, cercando di immedesimarsi al meglio nel personaggio che si è scelto di interpretare. Secondo alcuni esperti la loro storia inizia nel 1974, ma altri fanno risalire le loro radici addirittura al Seicento.

 

Giochi di ruolo: la definizione

I giochi di ruolo o role-playing games sono chiamati così proprio perché i giocatori interpretano dei personaggi a loro scelta, che possono essere immaginari, magari ispirati a quelli di una trama di un film e/o romanzi, o direttamente altri reali. Tra questi ultimi ad esempio possono esserci quelli storici, Vip o altri. In questo modo l’attività ludica diventa una sorta di spettacolo teatrale, ma il punto è che il giocatore non sarà uno spettatore, bensì un vero e proprio attore. Diventerà quindi colui o colei che contribuisce a creare una storia.

Non ci saranno vincitori, perché tutti dovranno contribuire a realizzare trame seguendo le regole dettate da un giocatore chiamato “dungeon master” o a volte anche “game master”. Chiarite queste caratteristiche principali di questi tipi di giochi, può essere curioso scoprire anche come siano nati. Oggi sono conosciuti in tutto il mondo, ma chi li ha creati?

 

La storia

Tutto iniziò nel 1974, quando Gary Gigax e Dave Arneson realizzarono OD&G, sigla che indica “Original D&D”, ovvero Dungeons & Dragons, che è considerato proprio il primo gioco di ruolo. I suoi inventori erano due designer di origine americana e per inventare il gioco in questione presero spunto da quelli che facevano parte della tipologia “wargame”. Con questo termine si fa riferimento ad attività ludiche che hanno un regolamento abbastanza complesso, dato che le indicazioni per giocare che devono essere seguire sono svariate. In più si usano miniature per dare forma a tante riproduzioni di imprese storiche, specialmente guerre. In realtà si possono anche “combattere” battaglie totalmente inventate. La differenza fondamentale tra il wargame e il nuovo genere che i due designer idearono però risiede nel fatto che la prima categoria comprende scontri che avvengono proprio tra due schieramenti, mentre con un normale gioco di ruolo ogni giocatore interpreta un solo personaggio. Gigax e Arneson furono quindi i primi che idearono tale seconda tipologia di giochi. Da qui poi sono nate tantissime varianti. Si pensi infatti che addirittura in alcuni giochi di ruolo chi gioca si traveste, indossando proprio costumi tipici di persone esistite in altre epoche o che presentano un aspetto totalmente inventato.

Per quanto riguarda i cenni storici poi si possono anche evidenziare alcuni dettagli, come l’anno in cui furono ideati i wargame. Secondo alcuni studiosi fu Johann Christian Ludwig Hellwig che nel 1780 creò una mappatura con ben 1666 caselle su cui giocare. Come accennato però, il primo vero e proprio gioco di ruolo è quello di Gigax e Arneson. Dato che però alla fine in queste attività ludiche si deve semplicemente improvvisare, tenendo conto delle regole del game master, le origini di tale improvvisazione si fanno risalire persino al Seicento. In quel periodo infatti era presente la “Commedia dell’arte”, intesa come forma teatrale che seguiva un canovaccio, ovvero l’arte di improvvisare considerando regole base. C’erano infatti alcuni personaggi fissi, ma dialoghi e azioni erano proprio inventati sul momento. Per questo motivo, secondo alcuni esperti, i giochi di ruolo deriverebbero proprio da quell’epoca antica.

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