Viaggi del sapore: sostenibilità, gastronomia e futuro del turismo in Italia

Il nostro pianeta sta inevitabilmente cambiando: specie negli ultimi anni, il cambiamento si sta rendendo sempre più evidente ed è per questo che il tema della sostenibilità sta ormai toccando qualsivoglia settore della nostra vita quotidiana.

Molto spesso, presi dalla frenesia della quantità, si è portati a sovrapporla alla qualità preferendo la grandezza alla genuinità dei prodotti locali, senza pensare al contraccolpo dannoso che questo modo di pensare genera sugli elementi naturali che ci circonda e che, di fatto, compone la splendida casa che ci ospita.
L'Italia è da sempre riconosciuta per il suo enorme patrimonio turistico, paesaggistico ed enogastronomico che la rende una delle terre più visitate del pianeta; tuttavia, mai come ora, il tema della sostenibilità si sta allineando ad un settore fondamentale del turismo del Bel Paese, la gastronomia.

In che senso?
In che modo questi due temi sono strettamente correlati e che dire delle azioni che possiamo intraprendere in prima persona per rendere la gastronomia italiana sempre più sostenibile?

Analizziamo la risposta a ciascun quesito in questo articolo molto interessante!

Sostenibilità e gastronomia: le correlazioni tra due temi attuali

Negli ultimi anni si fa un gran parlare della cosiddetta gastronomia sostenibile, espressione che unisce due concetti molto delicati ma strettamente correlati.

Per gastronomia si intende il quantitativo di varianti di cibo che riguardano un determinato Stato, una Regione o un Paese e che fa parte della cultura e degli usi e costumi di quel luogo, mentre la sostenibilità è un modus operandi ed è legata al fare in modo che l'agricoltura, la pesca o la semplice preparazione di una pietanza avvenga ad impatto zero o in modo che riduca al massimo qualunque tipo di spreco.

In che modo questo è possibile?
Ad esempio, riducendo l'uso dell'acqua, prediligendo i prodotti a filiera corta oa chilometro zero o utilizzando contenitori, posate e tovaglioli unicamente composti da materiale biodegradabile: queste sono solo alcune delle accortezze che, sul lungo periodo, non faranno altro che rendere il futuro delle prossime generazioni più roseo ed ecosostenibile.

Perché possiamo dire che il tema della sostenibilità abbinato alla gastronomia è in grado di influenzare il futuro del turismo in Italia?
Per rispondere a questo quesito, è opportuno ricordare come una grandissima fetta del turismo italiano derivato proprio dalla produzione e dall'esportazione dei cibi locali riconosciuti come patrimoni mondiali; basti pensare, ad esempio, ai prodotti agricoli coltivati ​​sull'intero territorio italiano, a quelli caseari o vinicoli, tutti parte integrante della cosiddetta dieta mediterranea che la maggior parte dei Paesi europei segue.

Va da sé, pertanto, instillare il concetto di ecosostenibilità e di rispetto ambientale sin dalla raccolta nei campi, dall'uso dei prodotti fertilizzanti in ambito agricolo per concimare i terreni e dalla coltivazione sia fondamentale per condizionare l'intera filiera enogastronomica.
Per poter riservare un occhio di riguardo verso la sostenibilità ambientale, è necessario che la cucina tenga conto di tutti i passaggi che i cibi hanno affrontato prima di arrivare sulle tavole dei consumatori: dalla provenienza degli ingredienti alla preparazione delle singole pietanze, passando per le tecniche di coltivazione utilizzata.

Orientarsi verso un sistema di produzione in grado di rispettare la natura, che limiti al massimo gli sprechi alimentari e, di conseguenza, gli effetti negativi sulla salute dell'organismo umano è una mentalità in grado di rendere più roseo il futuro del turismo in Italia.

Come rispettare l'ambiente in ambito gastronomico

Quali sono alcune azioni da intraprendere per assicurarsi che la gastronomia vada di pari passi con la sostenibilità ambientale?
Innanzitutto, cercare di consumare frutta e verdura di stagione, riducendo il consumo di carne a favore di un abbondante apporto di proteine ​​vegetali.

Inoltre, sarebbe opportuno prediligere l'acquisto di cibo biologico, preferendo la qualità alla quantità e controllando meticolosamente la provenienza degli alimenti, preferendo quelli della propria zona di residenza oa km 0, laddove possibile.

Infine, è fondamentale cercare di non sprecare cibo e acqua, utilizzando gli eventuali avanzi per ricreare delle pietanze sfiziose e ugualmente gustose.

Insomma, il futuro del turismo in Italia passa dall'adozione di una cultura gastronomica sostenibile.
Apportando dei cambiamenti nel modo di consumare, di coltivare e di acquistare i prodotti locali si rispetta maggiormente l'ambiente, il che si traduce nel dimostrare amore per quella che non è altro che la nostra casa!

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